martedì 29 gennaio 2013

sabato 26 gennaio 2013

FRAMEWORK_momenti prima


foto a cura di Fabio Petretto


Alla domanda come mai la poesia con- temporanea è spesso difficile da capire? Andrea Zanzotto rispose in modo altret- tanto franco: «C’è una comprensibilità che si realizza in modo immediato, ma è quella che può avere un articolo di gior- nale, anzi è indispensabile in un arti- colo di giornale. Nella poesia non è così, perché qui si trasmette per una serie di impulsi sotterranei, fonici, ritmici...» [Zanzotto, Milano 2011].
Paolo Marchi il fotografo, l’artista, è a modo suo un poeta.
(da Paesaggi di attese, testo in catalogo di Salvatore Ligios)

FRAMEWORK_thinking about




Paolo Marchi mette subito le mani avanti «Questo progetto, ancora in divenire, è nato dall'esigenza di sperimentare e di esplorare il paesaggio urbano contempo- raneo. Uno sguardo futuristico e visio- nario verso ciò che m’interessa delle periferie e delle città, come gli inse- diamenti, le tracce “fisiche” provvisorie o definitive che le persone hanno la- sciano e lasciano sul territorio creando identità e storia». Ma come si combinano le parole con le immagini?

sabato 19 gennaio 2013

Nuove Tracce



Istìga-track è un format culturale che vede interagire tre identità distinte: l'associazione Su Palatu fotografia, la galleria LEM e la città di Sassari.
Anzi, potremmo quasi dire che Sassari diventa protagonista in quanto “padrona di casa”, ospite che crea la magia degli incontri.
Su Palatu e il LEM, invece, sono partner ideali da tempo e con Istìga concretizzano progetti metabolizzati da anni.

La rassegna prevede un tour de passion lungo circa 3 mesi – da fine gennaio ai primi di aprile – con l'avvicendarsi di 5 mostre di giovani autori sotto i 35 anni.
Tutti inediti e pensati appositamente per la galleria LEM, i lavori non sono accomunati da nessun tema che non sia la riflessione sul mezzo fotografico dilatato nelle molte ipotesi espressive, con contaminazioni e derive, infiltrazioni e sfilacciamenti concettuali. L'unica necessità è quella di lasciare segno, traccia, istìga appunto, da cui far partire il dialogo.
O forse dobbiamo leggerlo in italiano, questo titolo, e intenderlo come una vera istigazione al fare?!
Vale tutto.

Intanto il 25 gennaio Paolo Marchi apre le danze con FRAMEWORK.